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HENRY DARGER

Il progetto di Mediosfera: trascrivere e divulgare l’opera letteraria inedita
del grande artista americano pioniere dell’Outsider Art

 

Mediosfera ha intrapreso il progetto di far conoscere l’artista e il suo romanzo in Italia.
Il progetto prevede:
la pubblicazione una completa biografia (vita e opere);
la trascrizione (in lingua originale) annotata del suo romanzo e la pubbicazione della versione annotato e commentata, partendo dal primo volume;
la traduzione in italiano (in versione semplificata) del romanzo a fini divulgativi.

La trascrizione dell’opera, attualmente inedita e conservata in orginale sotto forma di dattiloscritti microfilmati, avviene attraversol’utilizzo di sotware OCR come Transkribus e Anastasis, a cui segueun accurata analisi e revisione del testo manuale.

Volete aiutarci? Sostenete concretamente il progetto Henry Darger su Patreon: con un piccolo contributo mensile potrete avere aggiornamenti e documenti inediti e il primo volume in omaggio una volta pubblicato. Grazie!   

CHI È HENRY DARGER

Henry Darger (1892-1973) è stato un artista statunitense considerato il primo rappresentante di quella che è conosciuta come l’Outsider Art (meglio nota in Europa come Brut Art), corrente artistica in cui vengono compresi realizzatori di opere spontanee al di fuori di qualunque percorso culturale formale, spesso malati mentali, detenuti o persone con difficoltà di inserimento sociale.

Darger nacque a Chicago e visse la prima parte della sua infanzia in case di cura e orfanatrofi, da cui fuggì a 17 anni per vivere poveramente fino alla fine dei suoi giorni come inserviente in vari ospedali, abitando in un piccolo appartamento da cui usciva solo raramente.
A ottant’anni la sua salute peggiorò e fu ricoverato in una casa di cura. Nathan Lerner, suo padrone di casa e noto fotografo, nel far sgombrare l’appartamento da ciarpame e sporcizia, scoprì un vero tesoro: 15 volumi rilegati a mano (per un totale di oltre 15.000 pagine dattiloscritte) e circa 350 opere grafiche realizzate ad illustrazione della storia fantastica contenuta in 13 dei 15 volumi.
Il padrone di casa e sua moglie iniziarono quindi a valorizzare l’opera di Darger e, a partire dalla fine degli Anni ’70, si iniziò a organizzare mostre ed eventi ad esse legate.

Attualmente Darger è molto noto negli Stati Uniti e in Francia (Paese, quest’ultimo, in cui è stata teorizzata l’Art Brut) soprattutto per le sue incredibili opere grafiche, esposte in numerosi musei di tutto il mondo, tra cui il Moma di New York, il Musée d’Art Moderne di Parigi, l’American Folk Art Museum di New York (in cui dal 2001 è attivo il Centro Studi Henry Darger) e la Collection de l’Art Brut di Losanna; numerose sono state le mostre delle sue opere (Germania, Giappone, Francia, Italia presso Pinacoteca Agnelli di Torino, etc.). Alcune sue opere sono state vendute a prezzi molto elevati.
Su di lui sono stati scritti numerosi saggi (negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Francia) e girati tre film: “Darger’s Room 1973” (1973) di Coleen Fitzgibbon & Michael S. Thompson, “In the Realms of the Unreal” di Jessica Yu (2004, disponibile su Amazon e Netflix) e “Revolutions of the Night: The Enigma of Henry Darger” di Mark Stokes (2012).

L’opera letteraria

Darger lavorò in solitudine per circa 40 anni a un immenso romanzo fantastico, intitolato “THE STORY OF THE VIVIAN GIRLS” E CON IL LUNGO SOTTOTITOLO “IN WHAT IS KNOWN AS THE REALMS OF THE UNREAL, OF THE GLANDECO-ANGELINIAN WAR STORM, CAUSED BY THE CHILD SLAVE REBELLION — or, for short, In the Realms of the Unreal”.
In un enorme mondo (attorno a cui ruota la nostra Terra) un’alleanza di Stati cristiani combatte un terribile regime che schiavizza e tortura i bambini; la rivolta contro gli schiavisti è guidata da sette eroiche bambine, le figlie di Vivian, che attraverso battaglie sanguinose e infinite vicende porterà gli eserciti cristiani a trionfare. Ai bambini, tuttavia, nel corso della guerra non verranno risparmiate crude e orribili torture e sevizie, che peraltro Darger illustrò dettagliatamente nelle opere grafiche.
L’opera appare quindi una denuncia degli abusi sui bambini (che si suppone lo stesso Darger abbia subito negli istituti in cui fu ricoverato), anche se alcuni critici vedono in essa un suo perverso desiderio trasformato in arte.

Oltre a “The Story of the Vivian Girls”, Darger ha realizzato un ulteriore volume che ne prosegue gli avvenimenti e una lunga autobiografia con tratti anch’essi fantastici.

Le opere grafiche

Darger ha realizzato le opere grafiche per illustrare le vicende narrate nel romanzo. La sua tecnica compositiva è originale (collage da riviste con acquarelli, tempere e altro) e dà luogo a immagini coloratissime che hanno come soggetti bambini e bambine in situazione spesso idilliache ma altrettanto spesso come vittime di abusi e violenza da parte dei soldati nemici. Lo stile delle sue opere ha influenzato molti altri artisti ed ha dato vita al fenomeno del “dargerismo”.
Le opere sono anche di ampie dimensioni (alcune oltre i due metri di lato) e, come detto, sono esposte in molti musei.

Per una visione d’insieme:

La pagina ufficiale (a cura di Michael Bonesteel e altri)
http://officialhenrydarger.com/images/

Folk Art Museum (New York)
http://collection.folkartmuseum.org/search/darger

MOMA (Musem of Modern Art, New Yortk)
https://www.moma.org/artists/28600